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^^J BERATO 337
Ad ascoltale intenti
Benché lioco
D'Ullino il canto,
Che al suon^'oco
D'aerea arpa si mesce; e stuolo Intanto
D'eroi minor la sala
Fa di lugubre maesiade adorna ,
E di mille meteore il bujo aggiorna .
Sulla nebbia mattutina
Vien Malvina ;
Alle porte ella s'affaccia,
Ed ha sparso in su la l'accia
Un amabile rossor .
L'ombre avite, in cui s'affisa,
Mal ravvisa (u);
L'occhio incerlo gira intorno
Per l'incognito soggiorno
Con un trepitlo stupor (o).
(n) Nell'originale: vede le incognite fac eie de' padri sun\
Per la vorr, padri par rlie debbano intendersi gli antenati di
Malvina da lei non prima veduti, r.ltrimenti non avrebbe
detto rhe le loro faccie erano incognite. Ad ogni modo, il
termine incognito non sembra il p'ù proprio, dovendosi cre-
dere che ad incontrar Malvina venissero prima A gli altri
quelli che avevano più stretta relazione con lei, e eh" per con-
seguenza non deveano esserle conosciuti.
(O) L'originale: e volge ad altra parte gli uinid' sguardi.
Sembrerebbe da ciò elio cnteste ombre fossero spauracchi, e
chs Malvina in vece d" allegrarsi di riveder la sua famiglia,
se ne attristasse . Parve al traduttore che lo stupore fosse pia
adattato alla situazione di Malvina, che la tristezza.
OiSiun 2. ili. 29

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