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536 BERATO (g,).
Là del tuono entro le stanze,
Fuor di cura egr;» mortai .
Pende nube' alto su) (^oiia (/)
Che pel ciel passeggia e tuona (w) ;
Di tempeste ha guved yjembo;
Ha di lampi acceso il lembo;
Dch'iucarco aheri e lenti
Sorro lei rotano i venti
Di grand' aie armati il tergo:
Questo, ^^, qiie-ti) è l'albergo
Dell' alliisitno Finyàl.
In maestosa fscutitade ei siede;
Su i nembi ha 'l piede:
Il capo sovrasta ,
Palleggia l'asta ,
11 nero-brocohiero
Mezzo si tuffa entro i nebbiosi gorghi;;
Luna par, che giù nell'onde
Di sua faccia. ancor nasconde
L' una metà , con 1' altra
D' un fioco raggio pinge ^^p
L'azzurra faccia di che il ciel si cinge.
Fanno cerchio al gran Re gli eroi possenti
(/) La tra<ltizion6 diede a quesM nuvola un aspello di mae-
stà più terribile, onde fosse pii\ degno aibergo d' un tal eroe,
ì/ia le tinie che hanno rinPoriato il colorito del quadro sona
lutte delia tavolozza di Ossian.
(m.) y origitiale; i suoi azzurri increspati fianchi so««
filti.

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