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(S^)
LATMO 29:
Perchè temer la morte? i prodi, o figlio^
CaJon con gloria: il loro scudo imenoto
Rattien la foga alla corrente oscura
D'aspri perigli, e ne travolve il corso,
E su i bianchi lor crin fama si posa (/).
GaulOj non vedi tu come son cari,
Come per lutto venerati i passi
Della vecchiezza mìa ? Morni si move ,
E i giovinetti rispettosi e pi'onti
Corrono ad incontrarlo , e i suoi vestigi
Ma che? figlio, ma che? Morni non seppe
Che sia fuggir: ma lampeggiò il mio brando
Nel bujo delle pugne, e a me dinnanzi
Svanirgli estranj, e s'abbassaro i prodi,
Gaulo l'arme arrecò: 1' Eroe canuto
Si coperse d'acciar : prese la lancia,
Cui spesso tinse de' possenti il sangue;
Avviossi a Fingàl; seguelo il figlio
Con esultanti passi . Il Re di Selma
Tutto allegrossi in rimirando il duce
Dai crini dell'eia. Signor di Strumo,
Disse Fingallo , e ti riveggio armato ,
Da che pur dell'etade il ^rave incarco
Il tuo braccio snerbò? spesso rifulse
Morni in battaglia, a par del Sol nascente
(Z) L' originale : ahita .

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