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292 LATMO (,,0)
Disperdltor di nembi e di procelle,
Che rasserena i poggi, e i campi indora.
Ma perchè non riposi in tua vecchiezza ?
Che non cessi dall'arme ? ah da gran tempo
Sei già nel canto; il popolo ti scorge,
E benedice i tremolanti passi {m)
Del valoroso Morni : a che non posi
Nei senili anni tuoi ? svanirà l' oste , _
Svanirà, s» , sol che Fingàl si mostri.
O figlio di Cornai , riprese il Duce,
Langutì il braccio di Morni : io già fei prova
D'eslrar la spada giovenil , ma ella
Giace nella sua spoglia : io scaglio l'asta,
Cade lungi del segno ; e del mio scudo
Sento r incarco . Ah ! noi str uggia mei , amico (n) ,
Come l'inarridita erba del monte:
Secca la nostra possa , e non ritorna .
(m) L'originale: e benedice la partenza del valoroso
Morni. Questa partenza non può essere che l' incaminarsi
alla morte. Si voUeusar un'espressione d'augurio men trista.
(h) Questo sentimento dee prendersi per una moralità gene-
rale suir indebolimento ineritahile dell'età. La sentenza non
poterà applicarsi a Fingal molto meno attempato di Morni ,
poiché Ossian primogenito del Re, in questo poema istesso par-
la di sé come d' un giovine che sente il vigore e '1 foco dell' età ,
V. sopra V.56. Potrebbe però anche dirsi the Morni esprime as-
sai bene il carattere de' vecchi , i quali sarebbero contenti che
non esistessero giov.uii ; e qaaiido p<^r caso si tocca il punto
degli anni , fanno subito il calcolo -li quei degli altri , bramo-
si ili persuadersi che il tale, o il tale mol'.o meno vecchio di
loro , lo è poco meno .

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