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![(245)](https://deriv.nls.uk/dcn17/7801/78013352.17.jpg)
(3^.) DI SELMA 241
Giunge in quel punto furibondo , e l'arco
Scocca ; fischia lo strale , e n-el tuo core,
Figlio , Arindallo, nel tuo cor s' infigge (e) .
Tu moristi infelice, e di tua morte
Ne fu cagion lo scellerato Erasto.
S'arresta a mezio il remo; ei su lo scoglio
Cade rovescio, si dibatte, e spira.
Qual fu Oaura, il tuo duol , quando mirasti
Sparso a' tuui piedi del fratello il sangue
Per la man dello sposo ? il fluito incalza ,
Spezzasi il legno ; Armiro in mar si scaglia
Ter salvar Daura, o per morir ; ma un nembo
Spicca dal monte rovinoso , e sbalza
Sul marj volvesi Armir, piomba , e non sorge .
Sola , dal mar su la percossa rupe
Senza soccorso stava Daura , ed io
Ne sentìa le querele; alte e frequenti
Eran sue strida ; V infelice patire
jXon potea darle aita . Io tutta notte
Stetti sul lido , e la scorgeva a un fioco
Raggio di Luna; tutta notte intesi
I suoi lamenti: strepitava il vento,
Cadea a scrosci la pioggia . In sul mattino
Infiochì la sua voce , e a poco a poco
(cj Convien supporre o clie Arindallo fosse poco discosto
da Erasto, e clie Armiro pieno d' agitaEÌone colpisse involon-
tariaiTiente l'uno per l'altro; o che questo accecato ùalla pas-
sione prendesse Arindallo per Erasto medesimo.
Oisian T. 111. 21
Giunge in quel punto furibondo , e l'arco
Scocca ; fischia lo strale , e n-el tuo core,
Figlio , Arindallo, nel tuo cor s' infigge (e) .
Tu moristi infelice, e di tua morte
Ne fu cagion lo scellerato Erasto.
S'arresta a mezio il remo; ei su lo scoglio
Cade rovescio, si dibatte, e spira.
Qual fu Oaura, il tuo duol , quando mirasti
Sparso a' tuui piedi del fratello il sangue
Per la man dello sposo ? il fluito incalza ,
Spezzasi il legno ; Armiro in mar si scaglia
Ter salvar Daura, o per morir ; ma un nembo
Spicca dal monte rovinoso , e sbalza
Sul marj volvesi Armir, piomba , e non sorge .
Sola , dal mar su la percossa rupe
Senza soccorso stava Daura , ed io
Ne sentìa le querele; alte e frequenti
Eran sue strida ; V infelice patire
jXon potea darle aita . Io tutta notte
Stetti sul lido , e la scorgeva a un fioco
Raggio di Luna; tutta notte intesi
I suoi lamenti: strepitava il vento,
Cadea a scrosci la pioggia . In sul mattino
Infiochì la sua voce , e a poco a poco
(cj Convien supporre o clie Arindallo fosse poco discosto
da Erasto, e clie Armiro pieno d' agitaEÌone colpisse involon-
tariaiTiente l'uno per l'altro; o che questo accecato ùalla pas-
sione prendesse Arindallo per Erasto medesimo.
Oisian T. 111. 21
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Early Gaelic Book Collections > Ossian Collection > Poesie di Ossian, antico poeta celtico > Volumes 2 and 3 > (245) |
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Permanent URL | https://digital.nls.uk/78013350 |
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Description | Toma II and III. |
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Shelfmark | Oss.181 |
Attribution and copyright: |
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Description | 'Poems of Ossian' in Italian, 1817. 3 volumes in 2. |
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Shelfmark | Oss.180-181 |
Additional NLS resources: | |
![]() |
Description | Selected books from the Ossian Collection of 327 volumes, originally assembled by J. Norman Methven of Perth. Different editions and translations of James MacPherson's epic poem 'Ossian', some with a map of the 'Kingdom of Connor'. Also secondary material relating to Ossianic poetry and the Ossian controversy. |
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Description | Selected items from five 'Special and Named Printed Collections'. Includes books in Gaelic and other Celtic languages, works about the Gaels, their languages, literature, culture and history. |
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