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22D CARTONE (5,)
Al nostro lito ,
Torbido come nembo tempestoso
D' autunno ombroso ?
Tai far le note dei cantor nel giorno
Del loro pianto. Accompagnai dolente
Le loro voci, e canto a canto aggiunsi.
Era l'anima mia trista e invilita
Pel misero Cartone; egli cadéo
Nei dì della sua gloria. O Clessamone ,
Ov'è nell'aria il tuo soggiorno? dimmi
Essi scordato ancor della feiita
Il caro giovinetto? e vola ei teco
Sopra le nubi, e all' amor tuo risponde?
Sento il Sole; o Malvina, al mio riposo
Lasciami: forse quelle amabili ombre
Scenderan ne' miei sogni ; udir già parmi
Una debole voce : il solar raggio
Gode di sfavillare in su la tomba
Del garzon di Barcluta; io sento il suo
Dolce calor che si diffonde intorno .
O tu che luminoso erri e rotondo,
Come lo scudo de' miei padri , o Sole ,
Donde sono i tuoi raggi? e da che fonte
Trai l'immensa tua luce? Esci tu fora
In tua bellezza maestosa, e gli astri
Fuggon dal cielo: al tuo apparir la Luna
Nell'onda occidental ratto s' asconde
Pallida e fredda: tu pel ciel deserto

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