Skip to main content

‹‹‹ prev (211)

(213) next ›››

(212)
2o8 CARTONE (.70)
Deh come arieggi maestoso e bello!
Ragijio di forza che ti splende al fianco
E la tua spada, e la tua lancia un pino
Sfldator di tempeste, e della Luna
Lo scudo uguaglia il vaiìato aspetto
In ampiezza e splendor: vermiglia e fresca
La faccia giovenil, morbide e liscie
Sono le anella della bruna chioma.
Ahi, ma cader potrìa sì bella pianta
E la memoria sua svanir per sempre.
Trista sarà dello stranier la figlia,
E guarderà sul mare: i fanclullctti
Diran tra lor, nave vediamo, oh ! nave!
Questo è '1 re- di Barcluta : il pianto corre
Agli occhi della madre, e 1 suoi pensieri
Sono a colui che forse in Morven dorme.
SI disse il Re, quando a Carton dinnanzi
Sen giunse Ullin, gettò la lancia a terra,
E così sciolse della pace il canto.
Vieni alla festa di Fingallo, oh vieni
Figlio del mar: vuoi del regal convito
Venirne a parte, o sollevar ti place
L'asta di guerra? de' nemici nostri
Molte son l'ombre; ma famosi e chiari
Gli amici son della Morvenia stirpe.
Mira, Carton, quel campo: ivi s'inalza
Verde collina con muscose pietre
E susurrante erbetta, ivi le tombe

Images and transcriptions on this page, including medium image downloads, may be used under the Creative Commons Attribution 4.0 International Licence unless otherwise stated. Creative Commons Attribution 4.0 International Licence