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Vagamente sogguardano; s'affisa
Lieto in quelle il nocchiero, e benedice
Que' scintillanti e graziosi rai .
Lungo il no di Tornudte io co' miei fidi
Mossi a battaglia in sul mattin .Tontormo
Battè lo scudo, e gli si strinse intorno
11 popol suo," ferve la mischia. Il duce
Io scontrai di Sardronlo: a spicchi infranto =
Vola per l'aere i! suo guerriero arnese:
Io l'arresto, e 1' afferro, e la sua destra
Stretta di saldi nodi offro a Malore©
Dèlie conche dator . Gioj'a si sparse
Sui convito di F'ùrfedo; sconfitto
Era il nemico: ma Tontormo altrove
Volse la faccia vergognoso e tristo ,
Che d'Oinamora sua teme lo sguardo .
O dell'alto Fingàl sangue verace,
Malorco incominciò , non fia che parta
Dalle mie sale inonorato: io teco
Vo' che una luce di beltà sen vegna,
La vergine di Fùrfedo dagli occhi
Lento-giranti: ella giojosa fiamma
Nella tua bellicosa alma possente
Raccenderà, né inosservata, io spero,,
Ciò verrebbe a dire cbe Oina-morul piangeva dirottamente.
Ma la cagione occulta del suo pianto dovea fare appunto ch'ella
si sformasse a reprimerlo . Alla sua situazione non si conveniTe
che qualche enigma .

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