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e6b; croma. (j5
II; dubbio lume; ai nosti'i sguardi s'offre
Gol suo ceruleo rivo angusta valle.
Stati sulla sponda di Rotman le schiere
Scintillanti d'acciar: lungo la valle
Pugnammo; esse fuggir: Rotman cadéo
Sotto il mio brando. Ancora in occidente'
Sceso non era il Sol, quand'io portai
Al buon Crotàr le sanguinose spoglie
Del feroce nemico, il vecchio Eroe
Gode trattarle, e rasserena il volto.
Corre alla reggia Tondeggiante popolo ,
S'odon le con«he alto sonar; s'avanzano
Cinque cantori, e dieci arpe ricercano
Soavemente, ed a vicenda cantano
D' Ossian le lodi. Essi l'ardor dell'anima
Lieti esaiaro : ed. ai giocondi cantici
Rispondea l'arpa in dolce suon festevole:
Brillava in Croma alta letizia e giolito.
Perch'era pace nella terra e gloria.
Scese la notte col grato silenzio ,
E il nuovo giorno sfavillò sul giubilo,
ibernico non ci fu che per le tenebre
Osasse d'inalzar la lancia fulgida.-
Brillava in Croma alla letizia e giolito,
Perch'era spento il fier Rotmano orribile.
Al bel Fagormo il popolo di Croma
Alzò la tomba : io la mia voce sciolsi
Per lodare il garzone . Era Vi presso

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