Skip to main content

‹‹‹ prev (155)

(157) next ›››

(156)
i52 LA BATTAGLIA (^^é)
Che ti trattien ? pur di tornar giurasti.
Fu si lungi il cervetto {/) ? oppure il vento
Ti freme intorno su i deserti plani?
Sono in suolo. stranier : che più mi resta
Fuorch'Aldo mio? vien da' tuoi colli, o carOj,
Vientenea Lorma tua. Gli onchi alla porta
Volti le stanno; al susurrardel vento
Tende l'orecchio; il calpestìo lo crede
Del suo diletto , le si sparge in volto.
Subita gioja: ma ritorna tosto
Sul volto il duol, come vapor sottile
Sulla candida Luna. Amor mio dolce,
Né torni ancor? voglio veder la faccia
Della rupe, e dell'onde. In orìenle-
Splende la Luna , plàcido sorride
li sen del lago . E quando i cani suoi
Vedrò tornarne dalla caccia ? e quando
Udrò da lungi a me volar sul vento
La voce sua ? vien da tuoi colli , o caro,
A Lorma tua, che ti sospira e chiama.
Dicea, ma del guerrier la sottile ombra
Sulla rupe apparì, come un acquoso
Raggio lunar, che tra due nubi spunta
Quand'è sul campo la notturna pioggia..
Ella dolente quella vuota forma
Lungo il prato seguì , poiché s'accorse
(/") Lorma non sapera eh' Eragonte fosse sopragi^iuata, e
supponeva che Aldo fosse alla caccia .

Images and transcriptions on this page, including medium image downloads, may be used under the Creative Commons Attribution 4.0 International Licence unless otherwise stated. Creative Commons Attribution 4.0 International Licence