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i5o LA BATTAGLIA (344)
Stanno presso l'Eroe con le senili
Chiome natanti gP indurati all'arnìi
Della sua gioventù fidi compagni .
L" Eroe di gioja sfolgorò negli occhi,
Mirando in guerra i figli suoi , lucenti
Nel lampeggiar dei loro brandi, e pieni
Della memoria dell'avite imprese.
Ma s'avanza Eragon nella sua forza
Impetuoso, fremente qual mugghio
Di tempesta vernai . Gadon le schieie {d)
Al corso suo; stagli la morte a lato .
Chi vien , disse Fingal , come di Cona
Rapido cavriol? balza nel corso
Lo scudo , e mesto è di sue armi il suono .
Con Eragon s'affronta: il duro scontro
Stiamo a mirar; sembra conflitto d' ombre
In oscura tempesta. Ohimè, tu cadi,
Figlio del colle: già di sangue è sparso
Il tuo candido petto. O Lorma, piangi.
Piangi infehce : il tuo beli' Aldo è spento
Rattristossene il Re; l'asta possente
Impugna ; ei fisa in sul nemico i sguardi
Morte-spiranti, e contro lui. .. Ma Gaulo
Eragonte incontrò . L'orribil zuffa
Chi può ridir? l'alto stranier cadeo (8).
Figli di Cona , il Re gridò; fermate
(é) Parole di Lorma ,

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