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la rimembranza òelV acerba morl.*e !
Deir infelice figlio , il qual cadeo
Nei dì di giovinezza . A lui dappreflb
Krdca. Cramor (/?) , di Gamala eccheggiante
Cramoro il Sire . E perchè mai ,. difs' egli ,
Suìk labbra d' Armin fpunra il foipiro?
Ecci caeion di lutto .-^ amabii canto
L' anima ^intenerifce e riconforta .
Simile a dolce nebbia mattutina
C^he s' inalza dai lago , e per la muta
Valle fi fFende, ed i fioretti e V erbe
Sparge di foaviflìma rugiada ;
Ma il Sol s'inforza, e via la nebbia fgonvbra;
O reggitor di Gornia ondi- cerchiata ,,
Perchè sì meilo?
ARMINO,
Meilo fon , ne lievg
E' la cagion di mia triftezza. Amico,
• Tu non perdetti valorofo figlio ,
Ne figlia di Beltà . Colgar , il prode
Tuo figlio è vivo , ed è pur viva Annira ,
Vaga pulcella . Rigogliof] e verdi
vSonOj. o Cramoro, di tua flirpe i rami;
Ma della fchiatta Tua i' ultimo è Armino .
Daura (ò) , ofcuro è '1 tuo letto , o Daura , forte
E '1 Tonno tuo dentro la tomba ; e quando
Ti fveglierai con la tua amabii voce
A confolar V addolorato ipirto ?
O forgete , fofEate impetuolì
Venti d' Autunno fu la negr.a vetta :
Nembi o nembi affollatevi , crollate
L' aanofe querele ; tu torrente muggi
Per
CO Cear-mor Uor/io grande ,e di color fofco .
ió Si rivolge alia figlia morLa .

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