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finali. La condotta di Croma, deve colpir qua-
lunque lettore, come notabilmente bella e giu-
diziosa. Ella ci prepara alla morte di Malvina ,
che è riferita nel poema di Berato. Ossian perciò
introduce lei stessa in persona: ed in un lamen-
to assai toccante indrlzzato al suo amato Oscar
ella canta il suo proprio canto di morte. Niente
può esser immaginato con più arte per sollevar-
la, e confortarla, quanto la storia che Ossian ri-
ferisce. Nel giovine e valoroso Fovargormo vie-
ne introdotto un altro Oscar: si cantano le sue
lodi , e si mette innanzi a Malvina la felicità di
quelli che muojono nella lor gioventù, quando
la loro fama li circonda , innanzi che il debole
li vegga nella sala, e sorrida alla tremante lor
mano .
Ma in nissun luogo il genio di Ossian appari-
sce con maggior vantaggio, quanto nell' tdliino
poema di tutta la raccolta, r ultimo suono della
i)oce di Cona .
Qualis olor noto positurus litore ìùtam
Ingemit, et mcestis mulcens concentibus auras
Prcesago queritur venlentia funera cantu.
Tutta la serie delle idee è mirabilmente con-
forme al soggetto . Ciascheduna cosa è piena di
quel mondo invisibile, in cui l'antico Bardo si
credeva già vicino ad entrare . L' aerea sala di
Fingal si presenta alla sua vista: egli vede la nu-^
vola che deve ricever la sua om.bra: egli vede la
nebbia che dee formar la sua veste , qua nd^ egli
apparirà sopra i suoi colli . Tutti gli oggetti del'

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