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Più q^ui non ho sostegno,
Presso è la mia partita ,
Manca d'Ossian la vita;
Fioca è la voce ,
Ne trenui il p.isso ,
Svaniscoii i orrue,
O Gona, o Selma , il buon cantor s'adJorme.
Pian piino io m'addoiuiento
Dietro quel sasso là,
E per destarmi il vento
Indarno fischierà.
Gli occhi ho pesanti; e interminahil notte
Vien su quelli a posar .
Torna, o vento cortese, alle tue grotte;
Tu non mi puoi destar.
Or via , perchè sei mesto ,
tìglio di Fingàl, perchè s'inalza
Nuvola di tristezza , e '1 cor t' ingombra ?
Quanti passar com' ombra
Dei duci antichi e senza onor di fama (e)!
Tutti un giorno ci chiama, e un giorno estremo'
Ilichiamerà (coni' essi )
1 figli ancor della futura etade .
Altra sorge , altra cade
Delle schiatte mortali: esse son onde
(e) Pria che sorgesse lo s^pUndor del canto; come si es-
prime Ossian in altro luogo.
(/) Questo è lo stesso pensiero espresso colla stessa coinr

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