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354 BERA.TO (4;?)
A lui portatelo ,
Perch' oda V ultima
Voce piacevole
Del figlio armonico ,
Che co' suoi cantici
Rese sì celebre
La schiatta degli eroi che piìi non è .
L'aura del norte
Schiude le porte
Del tuo soggiorno, o padre, e a me ti mostra
Fra la tua nebbia assiso
D' arme fosco-lucente :
Or non è più il tuo viso
Il terror del possente :
Sembra di nube acquosa ,
Allor che lagrimosa
S' affaccia agli orli suoi gemina stella (z) .
Vecchia Luna che manca
Sembra il ceruleo scudo , ed è la spada
Striscia sbiadata e stanca
Di Vermiglio vapor ch'aura dirada:
Fiacco e fosco è quel Duce ,
Che dianzi veleggiava in mar di luce (a) .
(.) Nel testo si parla di una stella In plurale ; ^oJJ^^J^
niitato a due, perchè par.ni che 11 poeta vogl.a rappresentare
^ o obi di Fingal, che tralucono dalla sua f-c.a sparuta
(a) L'originale; che per V innanzi viaggvam nello ^plen
dorè. V est^esslone del traduttore ferirà forse l' °-«.^-;; ^
cato di falche Italiano . Essa però non discorda da. mod. dì

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