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994 LATMO (,5oT
Sulla tua lancia del stranieri il sangue (p) .
Sii di Gaulo connpagno: ite, ma molto
Non vi scostale da Fingàl , che soli
Non vi scontri il nemico, e non tramonti
Quasi nel suo mattin , la vostra fama .
Volsimi a Gaulo, e l'alma mia s'apprese
Tosto alla sua (5'), che nel vivace sguardo
Foco di gloria e di battaglia ardea.
L'oste nemica egli scorrea con occhio
D'inquieto piacer: tra noi parlammo
Parole d'amistà ; dei nostri acciari
Scapparo insieme i rapidi baleni;
Insiem si mescolar , che dietro il bosco
Noi li brandimmo , e delle nostre braccia
La vigorìa nel vuoto aer provammo.
Scese in Morven la notte . Il Re s' assise
Al raggio della quercia: ha Morni accanto
Cogli ondeggianti suoi canuti crini.
Fatti d'eroi già spenti, avite imprese
Son lor subietti . Tre cantori in mezzo
L'arpa toccaro alternamente. UUino
S'avanzò col suo canto: a cantar prese
(p) L' originale : il sangue degli stranieri è sulla tua
lancia.
{q) L'originale: la mia anima si mescolò colla sua. La
frase della traduzione s'accosta più a quella delia Bibbia, osser-
▼ata dal Macplierson : Anima Jonalhae conglutinata est ani-
mae David. Re. 1. 1. e. iS. t. i.

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