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(j,,) E COLAM \ 2%
Sorgi , sorgi , fuggiam , la notte è nera .
Donde ne vieni, o benedetta voce?
Calto rispose; dalle nubi forse
Fosco-rotanti? perchè spesso V ombre
De' suoi grand' avi nei notturni sogni
Vengono a Calto, dacché il Sol s'asconde
Alle n)ie luci , e tenebror mi cinge.
O se' tu '1 6glio di Langàl , quel duce
Che sul Cluia vid'io? Ma deggio io dunque
A Fingallo fuggire, e qui fra' ceppi
Lasciar Colmarce? io fuggironne a Selma,
Mentr'ei sepolto in tenebie sen giace?
No , figlio di Langàl , dammi quell'asta,
O salverò il fratello, o mono seco.
Mille eroi, replicò, fanno a Colmarte
Cerchio con 1' aste ; e che può mai fiìr Calto
Contro un'oste sì grande? al re di Morven
Fuogriamo immantinente: ih tua difesa
DO
Armato ei scenderà: steso è 'I suo braccio
Sugi' infelici , e gì' innocenti oppressi
Circondali lampo tlell'invitta spada.
Su, 6glio di Ritmor; dilegueransi
L'ombre notturne, i passi tuoi nel campo
Discoprirà Duntalmo, e tu dovrai
Cader nel fior di giovinezza estinto.
Sospiroso ei s'alzò; pianse lasciando
L'infelice Cohuarte: el giunse in Selma
Con la donzella, e non sapea qual era .

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