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(3.) E CUTONA 35 5
Cogli occhi miei, mentre tu siedi oscuro (/^)
Nella tua nube! Or di', somigli, amico,
Alla nebbia di Lano? oppure ad una
Scolorita meteora ? E di che sono
Della tua veste i lembi ? E di che fatto
È r aereo tuo arco? (/) Egli partissi
Nel nembo suo come sfumata nebbia >
Scendi dalla parete , arpa soave ,
Fa' eh' io senta il tuo suon : sor^a la luce
Della memoria , e disfavilli sopra
L' oscura Itona, onde veder io possa
Gli estinti amici {k). Ecco gli amici io veggo
Nella fosca-cerulea isola ; io scorgo
La cavei-na di Tona , ecco le piante
Tremanti al vento, e le muscose rupi.
Presso mormora un rio; pende Toscarre
Sopra il suo corso; egli ha Ferculo accanto
Mesto, e dell' amor suo siede in disparte
La vergine dolente, e piange, e geme.
M'inganna il vento? o le lor voci ascolto
Yeracemente ?
tOS e AR RE
Tempestosa notte (/) ,
pe
(h) Non poteva egli raffigurarlo percLè di notte, o piuttost*
r la sua cecità?
(i) lituo arco che ai nostri occhi sembra di aria.
(k) Vederli nel quadro dell'immaginazione colorito e illu»
minato dall' estro.
(/) Ossian ha già descritta la scena dell' aziooa. Osa s' ia>^

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