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23o I CANTI (57)
Astri notturni , e coli' amico lume
Me conducete ove il mio amor riposa
Dalle fatiche della caccia stanco:
Farmi vederlo: l'arco suo non teso
Giacegli accanto, ed i seguaci cani
Gli anelano all'intorno : ed io qui sola
Senza lui deggio starmi appo la rupe
Dell'umido ruscel? Susurra il vento ,
Freme il ruscel, né posso udir la voce
Dell'amor mio. Sàlgar mio ben , che tardi
La promessa a compir? l'albero è questo,
Questa è la rupe, e'I mormorante rivo (i).
Tu mi giurasti pur che con la notte
A me verresti , ove se' ito mai,
Amor mio dolce? ah con che gioja adesso.
L'ira del padre e del fratel l'orgoglio
Fuggirei teco (/-)! lungo tempo insieme
Furon nemiche le famiglie nostre.
Ma noi, caro , ma noi non siani nemici .
Cessa, o vento, per poco, e tu per poco
Taci, o garrulo rioj lascia che s' oda
La voce mia , lascia che m' oda il mio
(i) Questo è r albero, e questa la rupe ove ini ordinasti tU
venire ad aspettarti .
{k) Le parole precise dell' originale nella lingua è colla
punteggiatura del traduttore inglese sono le seguenti : wilh
thee i would fly, my father ^ with thee my brotlier of pri-
de. Farmi visibile clic la punteggiatura è sbagliata . 11 testo non
può aver che il senso j^e gli ho dato e. così spiega anche il
le Tourneur.

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