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2 28 I CANTI (,6)
Ecco già sorge , ecco s'avviva ; io veggo
Gli amici estinti . Il lor congresso è in Loia,
Come un tempo già fu; Fingàl sen viene
Ad acquosa colonna somigliante (b)
Di densa nebbia che sul lago avanza .
Gli fan cerchio gli eroi : vedi con esso
I gran figli del canto: Ullin canuto,
E Rino il maestoso , e '1 dolce Alpino (e)
Dall'armonica voce, e di Minona {d)
II soave lamento {e). Oh quanto , amici,
Cangiati siete dal buon tempo antico
Del convito di Selma, allor che insieme
Faceam col canto graziose gare !
Siccome i venticelli a primavera ,
Che volando sul colle alternamente
Piegan l'erbetta dal dolce susurro.
Suonami ancor nella memoria il canto,
Ricordanza soave . Uscì Minona [J')
(6) Questa somiglianza non riguarda Fingal vivo, ma l'ap-
parizione della di lui ombra che la fantasia esaltata del poeta
gli fa immaginar di vedere .
(C) yÌ//7Ìno , ba la stessa radice che dlbione ^ o piuttosto
Albino y antico nome della Brettagna. Alp ^ pause montuoso.
[^d) Sembra da ciò che le donne fossero ammesse nell'ordi-
ne dei bardi . Esse doveano certo esser particolarmente am-
maestrate nella musica , poiché Ossian non pnrla quasi mai di
■una donna senza attribuirle un'armonia distinta di voce.
(e) IVlinona dotata di voce soavemente lamentevole.
(f ) Ossian introduce Minona non nella scena ideale della
sua immaginazione , dianzi descritta, ma in un annuo convito
di «alma, ove i bardi. recitavano le loro opere in preseuza di
fiDgal .T.l.

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