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I CANTI
D I
SELMA
Otella maggior della cadente notte (a)^
Deh come bella in occidente splendi!
E come bella la chiomata fronte
Mostri fuor delle nubi , e maestosa
roggi sopra il tuo colle ! E che mai guati
Nella pianura? i tempestosi venti
Di già son cheti , e'I rapido torrente
S'ode soltanto strepitar da lungi,
Che con l'onde sonanti asconde e copre
Lontane rupi : già i notturni insetti
Sospesi stanno in su le debili ale,
E di grato susurro empiono i campi.
E che mai guati , o graziosa stella?
Ma tu parti e sorridi ; ad incontrarti
Corron l'onde festose, e bagnan liete
La tua chioma lucente. Addio, soave
Tacito raggio : ah disfavilli ornai
Neil' alma d'Ossian la serena luce.
(flì Parla alla stella di tsi-sr* .

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