Skip to main content

‹‹‹ prev (109)

(111) next ›››

(110)
To6 LA GUERRA (49)
Sopra l'onde rotanti, escine, e vieni
Alla pugna d'Ostar. Fingallo è lungi,
E de' cantori suoi tranquillo in Selma
Le voci ascolta : la terribil lancia
Posagli al tianco, e '1 tenebroso scudo
Pareggiator dell'oscurata Luna.
Vien Garoso ad Oscarre : il Duce è solo.
Disse, ma i flutti del Garrone ondoso
Quei non varcò: torna il cantor: la notte
Si rabbuja sul Groua ; ardonsi querele,
Girausi conche: sul deserto piano
Deboì luce scintilla: oscure e lente
Veggonsi passeggiar l'ombre del Crona
Per mezzo il raggio , e mostrano da lungi
Le fosche forme. Si ravvisa appena
Su la meteora sua Cornala (/): appare
Torvo e tetro Idallàn (w), qual Luna oscura
Dietro a nebbia notturna. A che sì mesto?
Disse Rino all'Eroe, (ch'egli fra tutti
Solo lo scorse) a che sì mesto, o duce.»*
Pur la tua fama avesti , e pur s'intese
D'Ossian la voce, e l'ombra tua rifulse
Curva nell'aere dal suo nembo fuora,
(0 In questo medesimo luogo accadde la morte di Co-
niala.
(m) Idallano come vedremo ben tosto, mori altrove. Ma
egli eia assai naturale, che la sua ombra andasse a gemer nel
luogo, ove mori la sua cara, e dove ebbe principio la propria
sciagura .

Images and transcriptions on this page, including medium image downloads, may be used under the Creative Commons Attribution 4.0 International Licence unless otherwise stated. Creative Commons Attribution 4.0 International Licence