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Stava non lungi fotto annofa pianta
Il Campion d' Ata ; delia fiamma il lume
Non nedea la fua faccia ; egli la bella
Vedea non villo , V anima di furto
Ver lei gli fcappa in un fofpir , mirando
Qiiel timidetto (guardo ; invan j battaglia j
D' Erina condottier, battaglia hai prefìb.
Pian piano difcorrevano full' arpa
Le molli dita di Sulmalla ; il fuono
Tratto tratto fofferma , e pur afcolta
Se ripofi r Eroe ; ripofo è fpento
Nel petto della vergine (a) 5 e fol brama
Dar non udita di canzon dolente
"Dolce conforto all' amorofo affanno .
Alfin Tulle lor ale ai loro alberghi
Tornano i nembi della notte : ornai
Celiar le voci de' cantori ; intorno
Van volteggiando co' Tuoi fpirti in grembo
Rofìe^ieteore ; fi rabbuja il cielo
E frammifle alle nubi il fan più fofco
Le forme della morte : ailor fi curva
Sopra la bafia illanguidita fiamma
La figlia di Gomorre : o Campion d' Ata,
In queir alma d' amor tu folo alberghi :
Odi il dolce arpeggiare , odine il canto »
(^) Venne Clungala (e) meda
Che la diletta figlia avea fmarrita .
Dove dove fé' ita
Luce delle mie tale P O cacciatori
Del-
(.7") L'Originale: la fu.i anima èva ritta.
Ci>) Sulmalla nella fua Canzone introduce Giungala h\x
madre in atto di cercarla, quando era fuggita con Cath^
-mor .
CO Cluii-gala di bianche ginocchia .

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