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X 6ì X
Ji riguardi, che fembrano il frutto della pia coi-
rà 5 e pia raffinata ibciccà ? *
aj Quanto è mai nobile queik indegnazione ! E
. come crefce per sr^^cii proporzionatamente .' Co-
mincia da un dolce, erilpettoib rimprovero a Con-
nal j s' accende al confronto delia morte minaccia-
ta dall'ombra,^ e ad diibnore , e ten-nina con una
elbrtazione ai ibidati piena di fuoco, e di forza. *
1% Abbiam §ià veduto di fopra , che i Cantori
accompagnavano i^ii Eroi nelle battasiie. Il lo-
ro lacro carattere li rende l^a ilcuri , e rilpeuttTbi-
li agli fìelfi nemici . Però e/Ti pote'/ano cantar
tranquillamente in mezzo ai fragcr dell' armi, jfen-
za tema ò! alcun pericolo . * • ,
i^ HotpLTcop KotTrupò'/ aóuu Teocrito .
20 „ Virgilio ci lafcia lettori , Omero ci fa fpet*
tatori", dic€ il Pope. Q^ueflo riflefro pub ap-
plicarii cou più ragione ad OiTian. Omero rac-
conta, e particolareggia . Of^.an è prercncc all'
azione, e ne rifente tutti gli affetti. I varj slan-
ci del fuo cuore efp refiì nel Tuo ftile patetico
rimbalzano fopra il noltro . La- narrazione di
Omero è troppo diikia per poterci-fare illuiione.
In Omero li afcolta , in OiTiaa ri ferite . '*'
21 Si farebbe creduto che quelfo canto doveiTe
fviarci dalla battaglia , ed ora ci troviamo in
. mezzo di e/la condotti, dolcemente dal Poeta pc?
una ft-rada infenfibile, e naturale* *
V2 Msd'iifqae in rnillibus ardet ,
23 Y^oiij.nid'ro Y.a.xyiifìv ùtìvov . Omero.
Oll't dura guìes ocu.los & ferreus urget
Somnus , \"ìVQ, *
'4 A^edi Omero II. 22. v. 401.
15 La i^leifa comparazione usò Omero nel 5. deli'
Iliade v. 87. parlando delle prodezze .di Diome-
de . Chi vorrà confrontarle, troverà quefta di
Oifiaa più breve, e pjù energica. * \
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