Ossian Collection > Poesie di Ossian figlio di Fingal antico poeta Celtico > Volume 1

X 5^1-111 X
dizj Ci sccordano affai fpefìTo co' miei, tutto*
che egli fi {pieghi in un modo più circofpet-
to, e meno fenfibile . Molti diranno ch'io
pure avrei dovuto farmi una legge della me-
definia ritenutezza : ma quanto a me, confef-
fo d'aver creduto che quanto fi dona alla cir-
cofpezion^ , tanto fi tolga alla fchietta verità
dovuta alla buona critica , e che il non oftre
moftrarfi pienamente libero in materia di let-
tere fia una fpezie troppo mefchina di fer-
viti! .
M'è noto che le mie Offervazioni non an-
darono molto a grado di quella claffe d'uo-
mini che vorrebbe ftabilire un' idolatria lette-
raria , e eh' efli affettarono di crederle prodot-
te da quelle difpofizioni di fpirito , da cui
mi glorio d' edere maggiormente lontano ,
Siccome non v' è nulla dì piti comune quan-
to l'alterar i colori delle cofe , e attribuir a
quelli che diffentono da noi quelle opinioni
che poffono mettergli in odiofità preffo il
maggior numero , così credo necelfario dì
fpiegar con precifione e candore i miiei fenti-
menti a quelli, da cui folo può effer prezzo
dell' opera il farfi intendere . Quefti non fono
né i malevoli che non fi difarmano a verun
patto, né quei pefanti eruditi^ a cui una ftu-
pida ammirazione tien luogo di gufto , e P
autorità di ragione : fono i giovani chiamati
dalla natura allo fìrudio deìk lettere , mi che
non hanno ancor formato abbaftanza il loro
giudizio, fono i ragionatori che fondarono
ìt loro opinioni , qualunque fieno , non full'a
prevenzione 5 ma fu ì principi; fono final-
nien-