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(503)
come a parte, qualunque oggetto rassomiglian--
te, ed immautenente ritorna sulle prime sue
tracce. Le similitudini d' Omero abbracciano
una più ampia serie d'oggetti : ma in ricompen-
sa quelle di Ossian sono prese, tutte senza ec-
cezione, da oggetti nobili: il oli
di tutte quelk* usate di Omero,
La grande obbiezione fatta alle imr.-.agini di
Ossian si è la loro uniformità, e la troppo fre-
quente repetizione delle stesse comparazioni .
In un'opera così spessa ed affollata di similitudi-
ni, non si può die aspettarsi vii truvar delle ini-
uiagini dello stesso genere suggerite a! poeta da-
gli oggetti rassomiglianti, specialmente a un
poeta simile ad Ossian, il quale scriveva per im-
pulso immediato dell' entusiamo poetico , e sen-
za molta preparazione di studio o di lavoro .
Per quanto sia da tutti riconosciuta per fertile
V immaginazione d' Omero , a olii non è noto
quanto spesso i suoi leoni, i suoi tori, le sue
greggie di pecore ricorrano con poca o ninna
variazione anzi qualche volta colle medesime
parole? L'obbiezione fatta ad Ossian è per altro
fonilata in. gran parte sopra un errore. E stato
supposto dai lettori disattenti che ovunque la lu-
na, Ja nebbia, o il tuono ritornano in una simi
litudine, sia quella la similitudine stessa , e la
stessa luna, la istessa nuvola, lo stesso tuono,
ch'essi hanno incontrato poche pagine avanti.
E pure assai spesso le similitudini sono molto
prese, è

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