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(.85) D'INISTONA i3i
Sull'onde sue, del tenebroso lago
Strinsersi i figli di Cormallo intorno
Al risonante scudo, 11 figlio mio
Fu qual solea (/) : cadde Corniallo oscuro
Sotto il suo brando, dell' orribil Lano
Fuggirò i duci, e s'appiattar tremanti
Nelle cupe lor valli . Oscar condusse
La bella d' Inistona alle deserte
Sale d'Annìro: sfavillò di gioja
La taccia dell' etade (m) , e benedisse
11 giovinetto eroe, slr delle spade.
Quanto fu viva mai, quanto fu grande>
Ossian, la gioja tua, quando da lungi
Vedesti a comparir la bianca vela
Del figlio tuo ! nube di luce eli' era
Che spunta in oriente, allor che a mezza
Del suo viaggio, in regione ignota
Mirasi il peregrin girar d'intorno
Con tutti i spettri suoi l'orrida notte.
Noi conducemmo Oscar tra plausi e canti
Alle sale di Selma: il Re la festa
Delle conche diffuse j i cantor suoi
Feron alto sonar d'Oscarre il nome,
E Morven tutta al nome suo rispose.
(?) Si mostrò gran capitano , come per 1* innanzi solea mov
«farsi gran guerriero.
{m.) La Eaccia del vecchio Anniro .

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