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64 CALLODA ^^^
Cacciator del cignale: ei sparse all' aura
Le vele sue verso Gruntormo (p) ondosa,
Quando un frequente rintronar di corno
Scosse i suoi boschi [q): in perigliosa caccia
Ei fra'nemici {r) isfavillò: spavento
Al tuo gran core, o Dumaruno, è ignoto.
O figlio di Comallo, io , disse, i passi
Moverò per la notte, a spiar pronto
Le mosse di Loclin: scorgoini a fronte
Svarano, e Starno dei stranier nemico (i);
E non senza cagion cuivansi innanzi
La Pietra del Poter. Ma s' io non torno,
La sposa mia siede solinga e mesta
Nella magio» paterna , ove a scontrarsi
Vanno con l'onde due frementi rivi,
Di Crammocraulo [t) nella piaggia ombrosa
Che sopra ha verdi colli , e'I mar dappresso .
(p) Crumthorinod, una delle Orca(li o isole di Shetland.
T./.
(q) Questo par che debba esser il senso delle voci dell'ori-
ginale: quando Crnnuliormod svegliò i suoi boschi: ciò sì
conferma da quel che segue .
(r) Chiamerà forse nemici i capi di Crumthormod, come
dipendenti dai re di Loclin, che generalmente erano nemici
dei Caledou): o forse nella caccia si sarà appiccata una zuffa.
In ogni modo, il luogo allude ad una impresa gloriosa di Uiith-
maruno, benché non spieghi chiaramente qual' ella fosse.
(s) Nel lesto inglese l'aggiunto di nemico degli stranieri
'è dato a Svarano, credo per errore di stampa. Di fatto pili
sotto al V. ifiS lo.stesso titolo è dato con più ragione a Starno.
{t) Dtulimaiuno abitaraal novi della Scozia in quella par-
te eh' è al Jiiimpciio dell' isole Oicadi. T. I.

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