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(«90) GARRITURA 55
Dormite in pace placidi e soletti,
Dormite, o cari, nella tomba stretti.
Sì, dolce amabilissimo riposo
Godete, o figli dell'ondoso Lota,
Uta soggiunse j io ne terrò mai sempre
Fresca la ricordanza j e quando il vento
Sta nei boschi di Torà , ed il torrente
Romoreggia dappresso , allora a voi
Sgorgheranno i miei pianti ; alle vostr' ombre
S' inalzerà la mia canzon segreta ,
E voi verrete sul mio cor con tutta
La dolce possa della doglia vostra .
Tre giorni i Re steitersi in festa, il quarto
Spiegar le vele: aura del nord sul legno
Porta Fingali© alle morvenie selve.
Ma lo spirto di Loda assiso stava
Nelle sue nubi, di Frotàl le navi
Seguendo, e in fuor si sospingea con tutti
Gli atri suoi nembi : né però si scorda
Delle ferite di sua tetra forma ,
E dell' Eroe la destra anco paventa .

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