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Preflb il ceruleo Luba : ofcuro e me/lo
Entro il lurido fuo folco fumofo
Sedea lo fpirto ; ad or ad ora il nembo
Levali , e via nel loffia , egli ben tollo
Ritorna , ei torna con protefi Tguardi ,
E ferpegsianti nebulofi crini .
E' buio : pofa r oire , è ] pento il foco
Sul possio dì Fingallo , il Re giacea
Solinco e fofco full' avito feudo :
Socchiufi ha gli occhi in lieve Ibnno : a lui
Venne la voce di l^illan . Di Ciato
Dorme lo fpofo ? può pofar tranquillo
Il padre dell' eftinto ? obblio ricopre
L* infelice Pillano ? ah Padre l - Ah Figlio !
D' uopo fors' è che a melcolar fi venga
La tua v^oce a' miei fogni ? Ohimè , pofs' io
Obbiiarti , o Fillan P pofs' io (cordarmi
Colà nel campo il tuo fentier di foco ?
No sì liev' orma di Fingallo in core
Non fogliono'ilampar del prode i fatti
E d' un prode eh' è figlio : eOi non fono
Fuggitivo balen: sì ti rammento
Fillan diietto , il mio furor ben todo
Lo ti dirà: eh' ei già divampa. Afferra
La mortifera lancia , e ne percote
Quel che d' alto pendea funeilo feudo ,
Cupo-fonante, annunziator di guerra.
D'ogni parte a. quel fuoa volare in frotta
Ombre, e fer maffa e velo ai ciei : tre volte
Dalla ventofa valle ufcir le cupe
Voci dei morti , e dei cantor non tocche
Mandaron V arpe un fuon lugubre e fioco ,
Lo feudo ei ricolpì ; battaglie alzarfl
M 2 Nei
coll'cftinto, queft'ufizio vìen a ragione adempfnto dall' òm,
br.a di Conar, Capo di quella famiglia , per la di cui dì£ef?.
Fillaiio avca perduta la vita. Il Trac/.. In^L

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