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X 6è X
llan 5 benché fiz fcritto nella fua maniera , e por-
ti ì veri contraffegni deli' antichità . Le concife
efprefTioni di OfTian vi fono imitate:^ ma i pea-
fieri fono troppo digiuni, e mefchini per poter
filer opera di quel Poeta. Moiri poemi paffano
/otto il fuo nome, che furono evidentemente com-
poni dopo il fuo tempo . Ve ne fono in gran
numero nell'Irlanda, ed alcuni giunfero allema-
ni del Traduttore . Sono triviali . e baffi all'
ultimo fe??no , e gonfiaiifi con un fublime ridico-
lo,, o s' abba/fano al più infimo grado dello lille
profaico .
33 Vedi Omero II. i^. v 442. *
34 Nell'eilrcmo deìk pa;'ìfìo.ni il Poeta non met-
te pe? lo più che d.ie, o tre parole in hoc^n de*
fuoi peribnagpi ; e molte v 'te ^'^li efprime l'af-
fetto con un filenzio pia eloqueurc d'ogni dacor-
fo , Quello è il velo di Tinqnte i-il volto d'
Agamennone nel facrifìzio d'Irigenia .
Cm'i$ lùves Ivquuntur > In^entes Jìupent • *_
€AN.

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